laboratorio
freudiano
milano

www.freudlab.it

NEWSLETTER
frecciabr.gif Vuoi ricevere una mail ogni volta che viene inserito un articolo su Freudlab?
Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e poi fai click su "aggiungimi"

CERCA SU FREUDLAB

PUBBLICAZIONI

QUADERNI LACANIANI
Hans 100 anni. Il contributo di Jacques Lacan alla psicanalisi dei bambini. Milano 2004.
Che cosa chiamiamo autismo? Le sorprese della clinica. Roma 2004.
Lacan 100 anni. Mosè e il Nome-del-Padre. Roma 2005.
Clinica dell'adolescenza. Clinique de l'adolescence di C. Tyzler. Roma 2005.
La psicanalisi è adatta ai bambini?

Per informazioni rivolgersi alla segreteria
ISCRIZIONI
Iscrizioni
CONTENT POLICY
frecciabr.gif È possibile diffondere liberamente i contenuti di Freudlab utilizzando i seguenti collegamenti:

XML RSS 0.91

XML RSS 1.0

16.04.03

Laboratorio Freudiano per la formazione degli psicoterapeuti - sede di Milano

Scuola di specializzazione quadriennale di indirizzo lacaniano

Riconoscimento MIUR (Ministero dell’Università) ai sensi della Legge 56/89 Decreto del 30/05/2002

La sede milanese del Laboratorio Freudiano è stata inaugurata nel 1993, anno in cui Cosa Freudiana, la prima associazione lacaniana ad operare in Italia, fonda a Roma il Laboratorio. Concepito per lavorare (nell’ambito del quadro giuridico italiano e nella scia dell’idea lacaniana di Scuola) sulla pratica clinica che la società riconosce sotto il nome di psicoterapia e sulla domanda di formazione degli aspiranti operatori in questo settore, il Laboratorio si avvale della lunga e ricca tradizione di ricerca e di insegnamento dell’associazione di cui è emanazione. Dal 1998 la sede milanese del Laboratorio ha intrecciato le sue attività con quelle della Scuola di Psicanalisi di Milano che rappresenta in questa città l’Association Lacanienne Internationale.

Come nella sede di Roma, l’attività didattica e pratico-formativa del Laboratorio si prefigge di fornire gli strumenti di base che permettano all’allievo di:
– orientarsi all’interno dei fondamentali modelli clinici e teorici;
– avviarsi ad una pratica dell’ascolto che consenta di formulare una diagnosi differenziale e di scegliere le modalità più appropriate per intervenire, in ambito istituzionale e privato, sul disagio clinico in tutte le varietà (quantitative e qualitative) delle sue forme.
La sede milanese del Laboratorio riserva un’attenzione particolare alle patologie dell’infanzia e dell’adolescenza in quanto portatrici e rivelatrici elettive delle forme sociali del sintomo e dell’attuale “disagio nella civiltà”.
L’offerta formativa consiste nel fornire, in particolar modo agli allievi che intendano lavorare nelle istituzioni scolastiche, medico-ospedaliere, giudiziarie, nelle comunità, gli strumenti per un ascolto che renda il loro intervento adeguato alle nuove complessità del disagio soggettivo e sufficientemente efficace.
Il Laboratorio freudiano insiste sulla centralità della clinica e sulla formazione incentrata sull’analisi personale. Tale analisi costituisce, infatti, la condizione imprescindibile per introdursi alle dinamiche transferenziali che operano nella cura e ne costituiscono il supporto e il motore.

Indirizzo formativo
Psicanalisi freudiana secondo l’insegnamento di Lacan.

Riferimenti nazionali
Cosa Freudiana (Roma), Associazione Freudiana (Torino).

Riferimenti internazionali
Association Lacanienne Internationale (ALI, ex Association Freudienne Internationale), Fondation Européenne pour la Psychanalyse (FEP).

Presidenti onorari
Moustapha Safouan, Marcel Czermak

Docenti interni
Luigi Burzotta (psicoterapeuta e psicanalista, Cosa Freudiana e FEP); Muriel Drazien (medico e psicanalista, Cosa Freudiana e ALI); Marisa Fiumanò (psicoterapeuta e psicanalista, Cosa Freudiana e ALI); Susana Morath (psicoterapeuta e psicanalista, ALI); Raffaele Palermo (psicoterapeuta e psicanalista, ALI); Johanna Venneman (psicoterapeuta e psicanalista, Cosa Freudiana e ALI).

Docenti esterni

Isabella Abalsamo (psicoterapeuta e psicanalista, ALI); Roland Benedikter (docente di Filosofia, Antropologia e Scienze della Cultura, Università di Innsbruck e Università di Vienna); Mario Bottone (psicoterapeuta, Centro Lacaniano di Napoli); Ida Finzi (psicoterapeuta, responsabile del Servizio professioni aggiornamento e ricerca della Regione Lombardia); Carlo Formenti (sociologo e saggista, giornalista del «Corriere della Sera»); Fabrizio Gambini (psichiatra e psicanalista, responsabile servizi psichiatrici ASL 2 di Torino, ALI); Serge Gaudé (psicanalista, ALI); Marie Christine Laznik (psicologa clinica, psicanalista, Centro “Alfred Binet” di Parigi, ALI); Renata Miletto (psicoterapeuta e psicanalista, ALI); Pieraldo Rovatti (docente di Filosofia teoretica, Università degli Studi di Trieste); Luciana Testa (psicanalista e psicoterapeuta, ALI); Jean-Jacques Tyszler (psichiatra, psicanalista, ALI).

Docenti responsabili della supervisione
Muriel Drazien, Marisa Fiumanò, Fabrizio Gambini, Susana Morath, Raffaele Palermo.

I docenti, fatti salvi gli insegnamenti di Antropologia, Linguistica e Teorie dell’io e della soggettività, sono tutti (con l’eccezione di Ida Finzi) membri di Cosa Freudiana e/o dell’Association Lacanienne Internationale.

Monte ore annuo complessivo e sua ripartizione
In ottemperanza alle direttive ministeriali, il Laboratorio ha durata quadriennale e svolge un insegnamento che copre un monte ore annuo complessivo di 400 (comprensivo di insegnamento teorico e della supervisione) e di 100 di tirocinio guidato. Allo stato attuale le strutture e attrezzature disponibili nella sede di Milano sono in grado di accogliere 10 allievi per ciascun anno di corso. L’insegnamento è svolto dai docenti del Laboratorio e integrato (per gli insegnamenti di Metodologie cliniche, Linguistica, Antropologia, Teorie dell’io e della soggettività) da docenti esterni.
Il primo anno (propedeutico) traccia, negli aspetti storici e teorici generali, il campo disciplinare in cui si colloca l’intervento terapeutico.
Il secondo anno prevede una rassegna dei modelli teorici e delle metodologie di intervento clinico dei diversi indirizzi psicologici e psicanalitici, introduce inoltre elementi specifici dell’indirizzo teorico del Laboratorio.
Il terzo e quarto anno entrano nel merito della teoria e della pratica della cura e prevedono insegnamenti complementari di antropologia strutturale, linguistica e topologia.
Gli allievi sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche della scuola quale che sia la loro forma (lezioni, letture guidate, giornate di studio, conferenze, presentazione di libri ecc.)

Tirocinio e supervisione
L’attività formativa del Laboratorio comprende un tirocinio pratico di almeno 100 ore che gli allievi, grazie ad apposite convenzioni, hanno la possibilità di svolgere all’interno di strutture, pubbliche o convenzionate, in cui operano psichiatri, psicoterapeuti, psicanalisti che sono docenti del Laboratorio o che collaborano strettamente con esso. A loro è affidata la responsabilità di guidare l’allievo orientandolo nel corso del tirocinio stesso.
Il tirocinio guidato è strutturato in modo da garantire all’allievo di trarre il massimo profitto dalla sua pratica individuale; esso è affiancato dalle supervisioni, affidate ai docenti del Laboratorio che hanno una lunga pratica clinica e che già svolgono tale attività.
Le supervisioni si svolgono individualmente o in gruppi ristretti di massimo quattro persone, con periodicità quindicinale.
La scelta del supervisore (compatibilmente con il numero delle richieste e la disponibilità dello stesso) è lasciata all’allievo.
L’opportunità di effettuare una supervisione individuale o di gruppo viene stabilita anche in base al tipo di formazione personale dell’allievo, se abbia o no in corso un’analisi personale, oltre che in base alla sua richiesta ed esigenza.
L’orientamento dell’allievo verso l’una o l’altra scelta è affidato alla sensibilità clinica e all’esperienza del supervisore.
Il controllo del supervisore guida l’allievo ad individuare uno stile d’intervento che rispetti le parole del paziente ed eviti forme di opacità trasferenziali. Dal secondo anno in avanti il supervisore è impegnato in un’azione costante di orientamento delle dinamiche di transfert che l’allievo sperimenta nel corso del tirocinio. Il tirocinio istituzionale e la sua supervisione si svolgono secondo una modalità che è abituale e sperimentata nell’insegnamento lacaniano. L’integrazione tra queste due pratiche è considerata dalla tradizione scientifica, cui il Laboratorio si riferisce, parte indispensabile della formazione clinica.

Strutture presso le quali è possibile effettuare il tirocinio e la supervisione
Associazione per l’intervento sociale sull’emarginazione in Lombardia (AISEL) - Milano (Dir. Dr. Raffaele Palermo).
Azienda U.S.S.L. n. 37 della Regione Lombardia.
Azienda Sanitaria Locale 2 TORINO.
Si sta procedendo inoltre alla stipula di apposite convenzioni per consentire agli allievi del Laboratorio di effettuare stages di formazione in Francia.

Responsabile: Muriel Drazien
Responsabile della Sede di Milano: Marisa Fiumanò

Sede: Via Luosi, 29 – 20131 Milano

Posted by Direzione at 16.04.03 11:46
Freudlab ®, sito del Laboratorio Freudiano - sede di Milano
Scuola di specializzazione quadriennale di indirizzo lacaniano. Riconoscimento MIUR del 30/05/2002. Sede: via luosi, 29. 20131 Milano.
Direttore Responsabile: Marisa Fiumanò - Segreteria: Alessandro Bertoloni - Webmaster